Il Grande Nord è spesso visto come una meta mistico-fantastica, molto ambita per un viaggio da fare almeno una volta nella vita.
L'inverno — a quelle latitudini — con il suo estremamente rigido freddo, porta fenomeni atmosferici inediti.
In particolare l'aurora boreale, invisibile alle nostre latitudini, è una delle meraviglie della natura che molte persone aspirano di vedere live.
Con "Arctic Expedition" Il Tesla Club Italy ed ElektronVolt vogliono portare tutti gli spettatori nel mondo dell'auto elettrica attraversando paesaggi tra i più ostici ed al contempo "esotici" disponibili nel vecchio continente.
Il Gestore dei Servizi Energetici, GSE, ha pubblicato una “Guida Operativa per partecipare alla sperimentazione ARERA dedicata alla ricarica dei veicoli elettrici in orari notturni e festivi”, guida scaricabile da questo nostro link. Questa sperimentazione da la possibilità ai proprietari di veicoli elettrici di poter ricaricare la propria auto elettrica nel proprio box o autorimessa comune senza l’obbligo da parte dell’utente di aumentare la potenza impegnata indispensabile per questo tipo di operazioni.
La partecipazione alla sperimentazione permetterà all’utente di disporre di maggiore potenza nelle fasce orarie notturne e festive (dalle ore 00.00 alle 7.00 e dalle 23.00 alle 24.00 dei giorni dal lunedì al sabato e di tutte le ore dei giorni di domenica e festivi). In queste fasce orarie l’utente avrà la disponibilità di 6KW da dedicare alla ricarica del proprio veicolo elettrico. L’adesione alla sperimentazione avviene su base volontaria e, per i clienti domestici, è gratuita. L’iniziativa è condivisibile perché aumenta l’efficacia della ricarica elettrica in ambiente residenziale e riduce i costi per l’utente.
Ci sono alcune condizioni da rispettare. Le più importanti sono:
la potenza attualmente impegnata non deve essere inferiore a 2KW e non superiore a 4,5KW;il contatore dell’utente deve essere elettronico e tele gestito, come i contatori di ultima generazione che sono stati installati dai gestori dei servizi di rete.il dispositivo di ricarica utilizzato deve essere presente nell’elenco dei dispositivi di ricarica idonei (ci sarà un elenco pubblicato sul sito internet del GSE), oppure si dovrà allegare una “dichiarazione di idoneità” predisposta dal costruttore corredata dal documento di identità del firmatario;l’allegazione alla richiesta di sperimentazione della dichiarazione di conformità rilasciata dall’installatore corredata dalla copia del certificato di riconoscimento dei requisiti tecnico-professionali dell’installatore.La Guida spiega con dovizia di particolari le modalità di richiesta di partecipazione a questa fase sperimentale; dalla compilazione alla sua trasmissione al gestore dei servizi elettrici competente.
Molti problemi burocratici sono risolti anche da una delega per la presentazione della richiesta di ammissione che il richiedente può assegnare ad un soggetto terzo. Questa operazione è utile alla gestione semplificata della ricarica in ambito domestico. Ma questa sperimentazione potrebbe servire anche chi ha già l’auto elettrica ed anche a chi vuole dare un servizio ai proprietari di auto elettriche. Pensate a chi possiede una seconda o terza casa, al mare o sui monti. Questa sperimentazione permette di ricaricare senza aumentare la potenza impegnata.
La ritengo utile ed opportuna per tutti i B&B, gli alberghi diffusi che affittano piccoli appartamenti delocalizzati, chi affitta case nei luoghi di villeggiatura o di svago dove c’è un proprio contatore di energia dedicato all’unità immobiliare. In questi casi questa sperimentazione è utile e conveniente perché non aumenta i costi fissi, valorizzando l’offerta.
Dove rimangono i problemi.Non tutti i casi vengono risolti, a parte le condizioni da rispettare. Il caso più numeroso è quello che molti box o autorimesse comuni situate nei piani terra o sottoterra degli edifici sono alimentati con l’energia elettrica del condominio e non di ciascun utente. In questo caso per poter partecipare a questa iniziativa si deve rifare l’impianto elettrico del locale autorimessa o di ciascun box auto per portare la linea elettrica che proviene dal proprio contatore. Questa operazione costa e non si può certo definire efficiente, perché l’autorimessa comune o i singoli box auto si riempiono di fili di rame che portano energia elettrica. Molto più efficace ed efficiente è un impianto comune con un solo contatore fiscale e tanti contatori, cosiddetti “a defalco” per individuare i consumi di ciascuno. Questo modello è spesso utilizzato per la distribuzione dell’acqua. Questo modello è stato espressamente autorizzato dall’Autorità di regolazione del mercato elettrico (ARERA) con una specifica delibera (21 dicembre 2017 n. 894/2017/R/EEL).
L’altro problema arriverà quando i veicoli elettrici saranno la maggioranza. In quel momento si dovranno rivedere le linee di adduzione dell’energia elettrica agli edifici, soprattutto datati (prima degli anni ’80). Quelle linee non sono state progettate per portare l’energia sufficiente a ricaricare veicoli elettrici in quantità vicine al numero dei posti auto disponibili nell’edificio. Per gli addetti ai lavori mi riferisco ai valori del “fattore di contemporaneità” ed al “fattore di utilizzazione” che sono stati utilizzati per il dimensionamento delle linee elettriche che portano energia all’edificio.
Con le limitazioni descritte e fino a quel momento, comunque, l’iniziativa del GSE è estremamente lodevole.
Concludiamo con un invito: se frequentate bed&breakfast o agriturismi, che spesso hanno solo 3kW di potenza, invitateli a conoscere questa iniziativa che, prima di tutto, è un’opportunità: un’opportunità per loro di offrire un servizio aggiuntivo importante che li renderà più compatititivi, ma anche un’opportunità per tutti voi e noi, utenti elettrici, per avere una rete di ricarica sempre più ricca.
Acqua potabile in un’area desertica: l’impianto di desalinizzazione è alimentato dai moduli di FuturaSun, Top Sponsor del Tesla Club Italy.
In linea con gli obiettivi di promozione di iniziative green capaci di produrre energia pulita, il Tesla Club Italy è felice di presentare un progetto sostenibile a livello ambientale, economico e sociale. Da dicembre 2020 un impianto di desalinizzazione offgrid, cioè alimentato esclusivamente da moduli fotovoltaici FuturaSun, fornisce acqua potabile e per uso agricolo alla comunità rurale di Varandinha.
”E’ per noi motivo di orgoglio studiare e realizzare pannelli che grazie alla loro tecnologia possano essere utilizzati anche in contesti estremi così da poter supportare progetti di sostenibilità ambientale, economica e sociale. Anche questo, per FuturaSun è anticipate tomorrow!” – così commenta Alessandro Barin, CEO di FuturaSun, Top Sponsor del Tesla Club Italy.
L’isola di Boavista è una delle più desertiche tra le dieci isole vulcaniche nell’oceano Atlantico, privo di fonti naturali di acqua potabile, battuto da forti venti che portano sabbia dal Sahel e dal Sahara, con precipitazioni limitate e frequenti periodi di siccità che impediscono la crescita di una vegetazione rigogliosa.
Sfruttare l’energia solare per alimentare un impianto di desalinizzazione che fornisce acqua potabile in un’area così desertica è il connubio vincente. Per il campo fotovoltaico di 63,36 kW sono stati utilizzati 192 moduli monocristallini FuturaSun Next 330W ad alta efficienza con garanzia di prodotto di 15 anni e garanzia di rendimento di 25 anni.
Caratteristiche prestazionali fondamentali che si affiancano ad altre performance tecniche di particolare resistenza, estremamente apprezzate in contesti estremi come quelli capoverdiani. I pannelli Next 330W sono infatti certificati per la resistenza alle tempeste di sabbia, secondo lo standard internazionale IEC 60068-2-68, garantendo prestazioni superiori per installazioni in tutta la fascia sahariana e subsahariane e mediorientale, ma anche certificati per resistenza alla corrosione da nebbia salina, secondo lo standard IEC 61701, che caratterizza altrettanto duramente le coste africane e le isole atlantiche prospicienti.
L’impianto di desalinizzazione è opera della start up italiana Genius Watter, che ha sviluppato e brevettato un sistema di desalinizzazione alimentato ad energia solare, senza batterie, in grado di fornire acqua potabile e per uso agricolo in zone remote sprovviste della connessine alla rete. L’intero sistema è equipaggiato con connessione satellitare per permettere il monitoraggio da remoto e gestire in caso di bisogno la manutenzione di qualsiasi componente.
Per almeno 30 anni l’installazione di Varandihna a Boa Vista consentirà di fornire circa 75 mc/giorno di risorsa idrica, utile a sostenere le necessità potabili e sanitarie di una comunità rurale di 250 abitanti e le esigenze irrigue della locale associazione agricola, che potrà raddoppiare la coltivazione tradizionale.
Un’iniziativa in linea con i 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile – Sustainable Development Goals, SDGs – proposti dalle Nazioni Unite nel prossimo decennio. Nel suo piccolo, il progetto partecipa al raggiungimento dell’obiettivo 6 “Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie” e 7 “Assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni”.
Anche quest’anno Duferco Energia SpA, la società del Gruppo internazionale Duferco tra i primi dieci operatori del mercato energetico italiano, è Top Sponsor di Tesla Club Italy.
“Se l’esperienza del Club è nata quando ancora le Tesla non erano commercializzate in Italia, la nostra esperienza nel settore è partita quando ricaricare le auto elettriche con facilità era una chimera – dice Francesco Merella, responsabile dei servizi per la mobilità elettrica all’interno della Direzione Mobilità Sostenibile di Duferco Energia – Siamo partiti servendo Tesla Owner stranieri in vacanza in Italia e confrontandoci con le loro esigenze, siamo spinti da una tensione all’innovazione simile a quella di Tesla, sebbene con obiettivi molto più terreni. Oggi c’è ancora molto da fare, ad esempio nel concorrere a creare una rete ultra veloce lungo le autostrade, complementare ai Supercharger, ma si può dire che ricaricare un’auto elettrica in Italia sia già molto più facile di cinque, sei anni fa”.
Nata per gestire gli investimenti del Gruppo in impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, Duferco Energia si è successivamente focalizzata nella commercializzazione di energia, gas e servizi di efficienza energetica e mobilità sostenibile per tutti i segmenti di mercato. Con sede a Genova e oltre 300 collaboratori, l’azienda opera sul mercato italiano dal 2010 e ha chiuso l’anno finanziario 2019/20 con un fatturato di oltre 1 miliardo di euro, 6,6 TWh di energia venduta e 400.000.000 mc di gas.
Oggi Duferco Energia è tra i primi player italiani anche nell’ambito della mobilità sostenibile, con una rete abilitata ai propri servizi di ricarica di oltre 16.000 punti di ricarica in Italia e oltre 128.000 in Europa. Nel corso degli anni l’azienda ha sviluppato diverse offerte e servizi innovativi dedicati a clienti domestici, condomini e aziende dando l’opportunità a tutti i clienti di sfruttare gli incentivi dell’ecobonus e del sismabonus anche per la mobilità elettrica.
“Probabilmente assisteremo a una polarizzazione delle ricariche: da una parte quelle ultraveloci, per i lunghi viaggi, e dall’altra una ricarica diffusa e a bassa potenza, compatibile con altre esigenze di utilizzo dell’energia, domestiche e in azienda. – continua Merella – Il nostro sviluppo è proprio concentrato su questi due assi: un piano di rete pubblica ambizioso, concentrato sulle ricariche Ultra Fast, e servizi per facilitare l’introduzione di auto elettriche nelle flotte aziendali, guardando a soluzioni scalabili per la ricarica in azienda e casa, sia in box privati sia in condominio.”
“L’attenzione agli Owner e a tutti i membri di Tesla Club Italy è poi rafforzata dal fatto che anche noi ne siamo parte, abbiamo già percorso tanti chilometri insieme e altri ne faremo, all’insegna di sostenibilità e tecnologia”.
Negli scorsi giorni a Beaver, nello stato americano dello Utah, Tesla ha pre-installato nella propria stazione Supercharger una serie di colonnine di ricarica su una grande lastra di cemento. Inizialmente, come fatto presente sul sito Teslarati, si pensava all’installazione di semplici colonnine mobili, cosa che Tesla fa nei periodi in cui vi sono picchi di richiesta. E invece si tratta di un nuovo modo per rendere più rapida l’espansione della rete di Tesla Supercharger.
Con questo sistema, Tesla potrebbe costruire numerose colonnine Supercharger permanenti anche in pochi giorni. Un fatto positivo sia per gli attuali Tesla owner che nell’ottica di un ulteriore aumento delle vendite di auto elettriche da parte del costruttore californiano, peraltro già previsto anche per quest’anno. L’uso di materiale prefabbricato per i Supercharger è una novità per Tesla, ma non lo è in altri contesti in cui serve procedere velocemente con i lavori. Sia la Giga Berlin che quella in costruzione in Texas, infatti, sono composte da materiale prefabbricato.
Voi, cosa ne pensate? Lo ritenete un buon modo per velocizzare la diffusione dei Supercharger, magari anche in Italia?
Tesla chiuderà il suo stabilimento di Tilburg, nei Paesi Bassi, aperto nel settembre del 2015 per assemblare parti provenienti dagli USA per le Model S e Model X destinate ad alcuni mercati europei. La decisione è stata presa in seguito all’aggiornamento a fine gennaio di questi due modelli, che ha portato a cambiare il processo di produzione negli Stati Uniti e quindi a rendere non più necessarie le attività nello stabilimento olandese.
Ora che poi sta nascendo la Giga Berlin, l’assemblaggio nei Paesi Bassi non servirà più. Ci dispiace molto, perché è un pezzo di storia di Tesla in Europa che si conclude. Un paio di anni fa, in occasione del Tesla Leadership Summit, abbiamo visitato lo stabilimento di Tilburg che, oltre ad essere considerato al tempo della sua costruzione uno dei cinque edifici più efficienti d’Europa, contiene una delle piste di prova indoor più grandi mai viste. Ci spiace anche, ovviamente, per i 96 posti di lavoro a rischio, ma la casa californiana sta cercando di trasferirli ad altre posizioni all’interno dell’azienda.
Tesla Club Italy in visita a Tilburg in occasione del Tesla Leadership SummitNel primo trimestre del 2021 Tesla vuole terminare una delle più grandi stazioni Supercharger del mondo. Nel 2018 Tesla aveva acquistato un grosso spazio a Los Angeles, con l’idea di trasformarlo in un grande drive-in vecchio stile, con tanto di pattini a rotelle, hamburger e rock & roll. Ad oggi quel progetto è tramontato, ma la casa californiana vorrebbe appunto realizzare su quell’area una nuova e potente stazione di ricarica.
La nuova stazione sarà con tettoie solari e alcuni servizi, tra cui un bagno in loco e 62 colonnine Supercharger. Anche la posizione scelta è strategica: sul lato ovest di Los Angeles, vicino alle autostrade. Questo per agevolare i viaggi a lunga distanza, o desidera fare shopping, o ancora andare al mare a Santa Monica. Tesla fa sapere che comunque non mancherà la sua assistenza a chi abita nelle aree urbane più densamente popolate, e che sta comunque cercando di distribuire più stazioni di ricarica anche nei centri urbani. Che ne dite di questa evoluzione dei Supercharger? E se pian piano diventassero veramente dei luoghi di vero e proprio intrattenimento e di servizi che vadano oltre quello della ricarica per auto elettriche?
Il Tesla Club Italy festeggia il suo undicesimo compleanno all’interno di uno degli eventi più avvincenti e importanti del settore automotive italiano: il Milano Monza Open-Air Motor Show (MiMo 2021). Il Tesla Club Italy Revolution 2021 si trasforma, per questa occasione, in un grande raduno in pista e nel centro delle due città, all’insegna della ripartenza e della mobilità elettrica.
Ebbene sì, Tesla Club Italy ha già superato il primo decennio di vita. Undici anni nel mondo Tesla e della mobilità elettrica in generale sono tantissimi, il che ci colloca fra i primissimi Club Tesla al mondo. In Italia, questo gruppo di possessori e appassionati del marchio californiano è nato ancora prima che questo arrivasse nel Belpaese a rivoluzionare con i suoi modelli il settore automobilistico e l’immaginario collettivo. Questi primi undici sono stati anni intensi, pieni di eventi, incontri, iniziative di vario tipo, a partire ovviamente dal Tesla Club Italy Revolution.
“Ripartire festeggiando insieme il nostro undicesimo compleanno sarà un immenso piacere – Commenta Federico Lagni, Presidente del Tesla Club Italy – E il nostro grande raduno di Tesla ad un grande evento come il MiMo 2021 sarà un’esperienza indimenticabile, resa ancora più speciale dal fatto di essersi lasciati alle spalle mesi molto difficili. Si prevede elettricità nell’aria a Monza e Milano, dal 10 al 13 giugno 2021.
Sul nostro sito sono disponibili i biglietti per il Tesla Club Italy Revolution 2021. Vi aspettiamo il 12 e 13 giugno!”
Il Programma della due giorni è unico e avvincente. Solo per citare alcuni momenti, si parte con…
Leggi l’articolo su Tesla Revolution
Sappiamo tutti come Tesla sia in grado di aggiornare “over-the-air” i software e le performance delle sue auto elettriche in giro per il modo. Ma vi è mai capitato di vederne a centinaia aggiornate contemporaneamente via satellite?
Agli autori del video qui sotto sì. Qualcosa che non si vede tutti i giorni, decisamente, ripreso dall’alto in un centro logistico in cui diverse Tesla, soprattutto Model 3, vengono appunto aggiornate prima di essere consegnate ai loro nuovi proprietari. Uno spettacolo affascinante, non c’è che dire.
La domanda è però una: perché le quattro frecce accese? Anche a voi succede durante l’aggiornamento?
Nel settembre 2020, in occasione del Battery Day, Tesla ha presentato la sua nuova batteria 4680 e ha spiegato come intende produrre la cella più grande e senza schede, cosa che la casa californiana non aveva mai tentato di fare prima. In questa occasione Tesla non si è affidata a produttori esterni come in passato, come Panasonic, ma anche per ridurre i costi ha voluto progettare da sola nuovi processi di produzione e ripensare anche la produzione stessa di celle per batterie.
Quando ha presentato le sue nuove celle, Tesla ha affermato di voler quintuplicarne l’energia ed aumentarne la potenza di sei volte, riducendo i costi per kWh di circa la metà. La Giga Berlin dovrebbe essere il primo sito di Tesla per la produzione a pieno titolo di celle per batterie 4680: Tesla sta attualmente pianificando di implementare fino a 250 GWh di capacità di produzione di celle batteria, e mira ad avere una capacità di produzione annuale di 10 GWh.
Tesla sta promuovendo anche il suo minisito per le assunzioni per la produzione di batterie e incoraggia le persone a fare domanda per nuovi lavori sia a Berlino che in Texas, dove Tesla prevede anche di produrre nuove celle, incoraggiando le persone a presentare il proprio curriculum direttamente attraverso il portale.
“Per realizzare la transizione verso l’energia sostenibile, dobbiamo produrre veicoli elettrici più convenienti e immagazzinare energia, costruendo al contempo fabbriche più veloci e con molti meno investimenti. La chiave di tutto questo è la produzione di batterie su scala terawatt e di celle di batteria molto più convenienti”, scrive la casa di palo Alto: “Tesla sta cercando di assumere nel settore dell’ingegneria delle celle, della produzione, dei materiali, delle attrezzature e delle sfide operative, con l’obiettivo di creare un team integrato verticalmente.”
Ecco intanto qualche nuova immagine della produzione di celle nella fabbrica di Fremont.
Sul tetto del Golf & Country Südtirol, un impianto fotovoltaico di 140 kW con moduli FuturaSun, nel pieno rispetto del contesto paesaggistico.
Un campo da golf a 9 buche con oltre 10.000 metri quadrati di green alternato a molti piccoli laghetti, adagiato nella valle Oltre Adige, tra Merano e Bolzano, tra frutteti di melo e filari di nobili vitigni lungo la strada del vino, circondato da castelli incantati e con una splendida vista sulle montagne altoatesine.
Questo è il green del Golf & Country Südtirol della famiglia Alex Gostner, ad Appiano sulla strada del vino, tempio del golf e dell’ospitalità in Alto Adige.
In questo contesto di valore paesaggistico assoluto, la sostenibilità ambientale diviene una scelta naturale declinata in tutti i suoi aspetti: gestione sostenibile delle acque, cura del green senza pesticidi, mobilità elettrica.
L’energia elettrica per tutte le utenze elettriche del golf club del lodge hotel e del ristorante non poteva che essere energia rinnovabile. Per questo da fine 2020 il Lodge Hotel sfrutta l’energia pulita di un grande tetto fotovoltaico, da 600 mq complessivi, per 140 kW di potenza totale.
L’impianto è stato realizzato su progetto ed installazione della ditta GruenEnergy High Tech Solution di Appiano (BZ) e in partnership con Opa Engineering srl di Conegliano (TV). L’opera, realizzata con maestria d’arte, si è svolta in due step successivi nel giro di due mesi, in soli 20 giorni lavorativi complessivi.
La scelta tecnologica per questa prestigiosa installazione è ricaduta sui pannelli fotovoltaici monocristallini Next 330W di FuturaSun.
Si tratta di moduli con 60 celle PERC, in silicio monocristallino, maggiorate ad alta efficienza ottimizzate per il basso irraggiamento, riducono la perdita di corrente ed incrementano la potenza in uscita fino al 10% in più. Prestazioni che la tecnologia FuturaSun riesce a garantire con rendimento almeno del 90% fino al termine del 20° anno di vita del modulo fotovoltaico.
Ma la scelta dei moduli Next di FuturaSun, non è stata fatta solo per motivi tecnologici, anche estetici. Infatti, la disponibilità dei pannelli FuturaSun nella versione con cornice nera, ha permesso di ottemperare alle prescrizioni dell’ente autorizzatore che richiedeva l’ottimale inserimento paesaggistico sul tetto del Lodge, visibile dai monti circostanti. Un dettaglio che esalta ancora una volta l’ampia adattabilità della gamma FuturaSun che con l’attenzione al design risponde alle più esigenti soluzioni architettoniche.
La produzione del tetto fotovoltaico FuturaSun copre circa il 25% dei consumi complessivi, ma la ricerca dell’autosufficienza energetica del Golf & Country Südtirol è già nei piani futuri del management.
Si è avviato infatti un accurato sistema di monitoraggio degli autoconsumi per valutare la dimensione dell’ampliamento dell’impianto. Si prevede di realizzare pensiline fotovoltaiche a copertura delle stazioni di ricarica Tesla e Alperia, tra le quali spicca il nuovo hypercharger che ha una potenza fino a 150 kW, il triplo di una normale stazione di ricarica veloce per auto elettriche.
Il forte approccio ecologico del management trova risposte nella proficua collaborazione con Gruenenergy e Opa Engineering che da sempre nei loro progetti perseguono politiche di rispetto ambientale e in FuturaSun che nella progettazione e produzione dei pannelli fotovoltaici coniuga efficienza energetica e design per garantire la conservazione della bellezza del contesto paesaggistico.
Il 20 Gennaio 2020, con il benestare di Tesla, partiremo da Tesla Milano dove inizieranno anche le prime riprese che accompagneranno l’intero viaggio.
All’evento parteciperanno ovviamente Silvia e Andrea con la loro Tesla Model 3, ma anche il direttivo del Tesla Club Italy.
Il progetto è particolarmente esclusivo. Un’impresa mediaticamente esposta.
I riflettori
sono già accesi e puntati sulla missione.
Farne parte costituisce un ritorno di immagine, un ritorno comunicativo, un ritorno commerciale. Ancor più, farne parte significa comunicare fortemente la propria capacità innovativa. Diremo di più: la propria capacità rivoluzionaria.
Sono disponibili diverse forme di adesione e partecipazione. Contattaci via mail per avere maggiori informazioni!